Portogruaro calcio maglia 2017

Seguendo questi consigli, scegliere il design perfetto per le tue maglie da calcio personalizzate sarà più facile che mai! Questa divisa fu indossata per l’ultima volta il 18 febbraio 2004 a Palermo per l’amichevole con la Rep. Innanzitutto una maglia iconica è una divisa che diventa riconoscibile, desiderata e avvolta da un alone di fascino che molto spesso travalica il campo calcistico. Ma anche quel decennio ha avuto la sua riconoscibilità, che passa anche da kit che non sono per forza iconici e fissati nella memoria di tutti noi: Bene Culture, per esempio, ha aggiornato la terza maglia 2003/04 della Juventus, nera con un colletto bordato di bianco, dotandola di elementi “parodia” come il vecchio sponsor Fastweb che diventa Beneweb. Più recentemente, lo scorso anno, Palace è di nuovo tornata a reimmaginare l’estetica del mondo interista, con una delle divise più famose in assoluto: la terza del 1997/98, utilizzata nelle notti europee e in particolare nella finale di Coppa Uefa, vinta contro la Lazio anche grazie a un Ronaldo in stato di grazia. La maglia scelta per i nerazzurri è quella da trasferta del 1993/94, una delle più apprezzate perché rispettosa della tradizione, con banda nerazzurra obliqua su base bianca, e con alcuni dettagli che saltano all’occhio, come il colletto o i crest in giallo luminoso.

Il caso di Patta è certamente interessante, perché il brand olandese non solo ha provveduto al rework di maglie vintage, utilizzando i consueti espedienti grafici – il nome del brand diventa lo sponsor ufficiale, imitando il typeface di quelli dell’epoca, oppure si insinua in crest e dettagli – ma lo ha fatto unendo le forze con i marchi che erano stati responsabili del design originale: come questa maglia da trasferta del Milan 1988/89, realizzata con Kappa. Proprio come aveva fatto Pepperoni, l’idea di giocare con la resa grafica dello sponsor Pirelli è irresistibile, con la P allungata che compare ancora a supporto della scritta Palace sul petto. Il design è quello originale, con logo del club e sponsor dell’epoca, più la scritta “Slam Jam” sulla schiena. E lo storico sponsor Pirelli, con la sua inconfondibile P allungata, si ripresenta nella sua consueta posizione trasformandosi in Pepperoni. Ancora Pepperoni Seoul ha lavorato al rework di una maglia dell’Inter: siamo leggermente più avanti a livello di anni, con l’inizio anni Duemila e quel nerazzurro lucido che non poteva non incastonarsi nell’immaginario collettivo degli appassionati di calcio di tutto il mondo, anche quelli più lontani. Il marchio italiano che ha vestito il calcio italiano negli anni Ottanta non poteva non essere preso in considerazione da Patta, che ha lavorato al rework di due maglie del Napoli: la maglia home della stagione 1988/89 e quella da trasferta, rossa, dello stesso anno.

Colletto a giro con righe rosse a percorrerlo, maniche larghe caratterizzate da tre bande ciascuna, due rosse ed una blu al centro. Il logo Adidas Originals si presenta in due versioni: rossa sul corpo della maglia, bianca sulla gamba destra del cortissimo pantaloncino blu. Tra le ultime operazioni di Slam Jam, quella con Umbro per la collezione “Penalty Culture”, che comprende anche il rifacimento della divisa della Nazionale inglese ai Mondiali di Francia 1998, bianca con bande rosse e blu. La base è naturalmente bianca e su di essa, oltre che i vari stemmi della federazione e della casa d’abbigliamento, campeggiano tre bande sfalsate del colore della bandiera. BANDES s. f. Bande. Riecco quella divisa nella reinterpretazione sudcoreana, con il logo della birra cittadina di Newcastle sostituito ironicamente da uno degli slogan della realtà streetwear: no all’ananas sulla pizza. Pensando alla Premier League di quegli anni, cosa c’è di più iconico di Alan Shearer che esulta con il braccio sollevato, indossando le strisce bianconere del suo Newcastle? Affascinanti le maniche contraddistinte da polsini bianchi stretti e dalle tre strisce della casa tedesca sempre in azzurro.

Alla Copa America del 1993 il “Diez” era Diego Pablo Simeone, ed è proprio nella sua anima combattiva che ritroviamo stampate le strisce verticali albiceleste del corpo di questa maglia. Era stata a Torino, oltre Dora, era stata alle carceri, aveva tirato in mezzo qualche prete. Nel mezzo è stato piazzato lo stemma nazionale, mentre il fiore Adidas Originals nasce delicatamente sul lato cuore. L’ultimo lavoro è stato realizzato in partnership con il brand di whiskey Jameson: tra le divise oggetto di rework, la maglia della Nazionale australiana di inizio anni Novanta. Quella di Icarus Football è una vera e propria scorpacciata di maglie da calcio: una realtà partita con l’idea di realizzare divise custom ha pian piano conquistato una popolarità internazionale, collaborando con collettivi e squadre di livello grassroots di tutto il mondo. Il che lo rende il capo tecnico ideale per gli allenamenti di club o la tua partita di calcio indoor con i tuoi amici.

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